«Cominciamo con una domanda: «È utile, per l’uomo moderno, è opportuno, può avere qualche senso che non sia una pura curiosità erudita, il ritornare a Tommaso d’Aquino?». Dal suo tempo ad oggi la conoscenza del mondo ha ormai più volte cambiato la sua figura: non solo la scienza e la tecnica hanno rivoluzionato il nostro modo di vivere e la stessa concezione del mondo fisico e biologico, ma con essa anche l’ago magnetico che misura le oscillazioni dello spirito ha cambiato direzione, anzi procede in senso opposto. Non si procede più dal mondo (dalla physis) all’uomo come nell’antichità, né da Dio all’uomo come nell’evo cristiano, ma dall’uomo all’uomo: oggi sembra che tutto e ovunque – nell’arte, nella letteratura, nella scienza e per suo tramite nella tecnica – graviti attorno all’uomo». (Avvertenza, p. 5)
«A un secolo di distanza dal richiamo leoniano di fare scudo attorno a san Tommaso, sia per penetrare le istanze proprie della ragione e della fede, sia per accogliere come si deve la nuova stagione della scienza e delle rivendicazioni legittime della soggettività moderna, e pertanto della dignità infinita che compete alla libertà di ogni persona umana, bisogna convenire che quel richiamo oggi, di fronte all’incombente minaccia di una conflagrazione che avrebbe proporzioni apocalittiche, diventa profetico e suona più attuale che mai». (Il futuro del Tomismo, pp. 231-232).
Cornelio Fabro
Il volume è volto a riscoprire l’importanza dello studio del pensiero di San Tommaso non come qualcosa di isolato nel tempo ma capace di dar risposta agli attuali problemi.